“Viste le reiterate voci che vengono attribuite all’amministrazione comunale e alla persona del Sindaco Del Ghingaro, circa l’intenzione di razionalizzare le 2 fondazioni del Carnevale e del Festival Pucciniano di Torre del Lago, ci chiediamo, come sindacato e come lavoratori, se la frequenza ravvicinata con la quale queste sono state rilasciate negli ultimi tempi sono la manifestazione dell’intenzione di procedere su questa strada o cosa, altrimenti”.

 Lo scrive Simone Tesi,  SLC-C.G.I.L della Provincia di Lucca

“Ce lo chiediamo, perché, ovviamente siamo parte in causa e vorremmo capire che tipo di progetto sta alla base di simili annunci, perché, ovviamente, un ripensamento simile che vedrebbe il Comune ricoprire un ruolo di regia, dovrebbe andare ben al di là della sola razionalizzazione, supportando anche e soprattutto un azione di sviluppo delle attività delle 2 realtà che negli ultimi 2 anni, in particolare, hanno registrato risultati importanti e apprezzabili, grazie certamente agli sforzi organizzativi fatti e al contributo fornito dai lavoratori che si sono messi a disposizione delle loro strutture, accettando anche di rivedere alcuni condizioni interne contrattuali, in modo tale da garantire le necessarie flessibilità nei limiti di regole concordate.

“E’ successo al Carnevale, dove i pochi lavoratori stabili hanno dovuto sostenere carichi notevoli per far fronte a tutte le necessità (qui sarà necessario mettere mano ad un modello organizzativo e ad una pianta organica che andrà potenziata, se, come si legge, si vuole aumentare il numero dei corsi, già dal prossimo anno).

“E’ successo al pucciniano, dove è stato necessario rivedere, 2 anni or sono, l’accordo integrativo valevole per i tempi indeterminati e per i lavoratori stagionali, per creare un sistema più efficiente di flessibilità, rimodulare i trattamenti economici, tenendo insieme il bisogno di risparmio sui costi con quello di salvaguardare i valori netti dei compensi. Quell’accordo, peraltro, è oggi scaduto. Abbiamo chiesto al Presidente, al C.d.A e alla Direzione Generale di ridiscuterlo, sempre negli interessi generali di ambo le parti. Ci sono giunte voci, a tal proposito, attribuite anche ad ambienti vicini all’amministrazione, che esprimono un giudizio superficiale riguardo alla nostra richiesta. Se dovessimo prestare ascolto a voci simili, dovremmo prendere atto che non c’è la volontà di trattare e che dovremmo andare secondo le regole di un contratto nazionale che non sappiamo dire quanto sia più conveniente. Oltre a questo, ci sarebbero inevitabili strascichi legati al malcontento che un simile atteggiamento, inevitabilmente, provocherebbe in un gruppo di maestranze piuttosto corposo. Siamo a meno di 2 mesi dall’inizio delle prove per il 64° Festival Pucciniano, è veramente questa la realtà?

“E’ il caso che il Comune faccia una bella azione di chiarimento complessiva – sul progetto di razionalizzazione dei 2 enti, ad esempio, prima ancora di esprimere un parere, vorremmo conoscere il progetto e il percorso da seguire.

“Se necessario, noi siamo disponibili ad un incontro. Sicuramente, porteremo avanti le nostre azioni di sollecito interne, in entrambe le realtà, per avere risposte a tutte le nostre istanze.

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